WhatsApp Pay parte nel 2020: pagamenti al bar e scambi di denaro tra privati

Il 2020 sarà l’anno di WhatsApp Pay, almeno a sentire le dichiarazioni di Mark Zuckerberg. Il dirigente americano, a margine della conferenza sull’andamento finanziario di Facebook, ufficializza l’inizio delle operazioni entro i prossimi sei mesi.
“Nel 2018 abbiamo ottenuto l’approvazione per testare WhatsApp Pay con un milione di persone in India” la dichiarazione del dirigente “E tantissime persone hanno continuato a usarlo settimana dopo settimana. Sono davvero entusiasta di questo, e mi aspetto che inizi a diffondersi in un certo numero di Paesi nei prossimi sei mesi”
Come evidenziato dalle parole di Mark Zuckerberg, il servizio è già disponibile per una selezione di utenti indiani. Il 2019 doveva essere l’anno giusto per espandere il servizio a tutta la popolazione dell’India, ma una serie di beghe legislative hanno rimandato il lancio in grande stile del servizio.
In termini pratici, WhatsApp Pay è molto simile ad altre piattaforme già diffuse. I pagamenti passeranno, infatti, attraverso la piattaforma WhatsApp, a cui va associato un conto corrente o una carta di credito. Consentirà non solo lo scambio di soldi fra utenti, ma anche di pagare gli esercenti e i siti di e-commerce che lo supporteranno.
Per chi è più attento alle situazioni riguardanti l’Estremo Oriente, WhatsApp Pay non può non ricordare l’evoluzione di WeChat. L’applicazione cinese, nata come semplice piattaforma di scambio di messaggi, è diventata col passare del tempo una piattaforma per il business a 360 gradi.
Attraverso l’app gli utenti cinesi non solo si scambiano soldi fra loro, ma pagano anche le bollette, i biglietti del treno, gli acquisti online, il conto del ristorante e finanche le multe. Una storia di successo che potrebbe guidare i prossimi passi di Mark Zuckerberg.
Articolo originale ripreso da DDay.it di Pasquale Agizza