Quando si tratta di scegliere il nuovo TV i parametri da considerare sono molti: la tecnologia utilizzata, la qualità delle immagini, il design. E i consumi? E se con la bolletta arriva un’amara sorpresa? Scopriamo quanto ci costa il TV con questa semplice guida
Nella scelta del TV i consumi solitamente passano in secondo piano, ma rimane sempre il dubbio che il TV, con il suo schermo sempre più grande, ci possa riservare una sorpresa poco piacevole in bolletta. Sarà davvero così? Come fare per capire quanto ci costa guardare il TV? Per capirlo dobbiamo dare un’occhiata all’etichetta energetica, che per legge deve accompagnare tutti gli elettrodomestici in vendita, sapere cosa guardare e fare anche qualche piccolo conto. Vediamo come.
In etichetta indicazioni utili, ma la realtà è differente
Prima di scendere nei dettagli una premessa è fondamentale: l’etichetta energetica riporta utili informazioni per avere un’idea dei consumi del TV e quindi dei costi di gestione, ma non potrà mai dirci esattamente quando spenderemo per guardare il TV. Sono troppe le variabili in gioco, le regolazioni influiscono infatti sui consumi: spesso bastano pochi click nel menù della luminosità o su altre impostazioni per avere differenze anche notevoli nei consumi. Per questo la direttiva europea stabilisce che il produttore debba riportare in etichetta i dati rilevati con il TV impostato in modalità standard, cioè come esce dalla scatola dopo l’acquisto. Di fatto si tratta di un’auto certificazione del produttore, ma non vuol dire che vengano dichiarati dati fasulli, semplicemente i valori potrebbero differire dalle condizioni reali di utilizzo. Ad esempio il TV in modalità standard potrebbe prevedere l’attivazione della modalità eco per il risparmio energetico, che poi noi non usiamo. Oppure potrebbe avere un’impostazione standard dal forte impatto visivo, con luminosità elevata, che poi viene ridimensionata con una regolazione nel salotto di casa. Un TV ben regolato solitamente consuma meno di quanto indicato sull’etichetta.
Etichetta energetica, cosa guardare
La parte alta dell’etichetta riporta la classe di efficienza energetica dell’apparecchio (da A++ a D) indicata mediante delle frecce colorate dal rosso al verde. La classe di efficienza energetica di un televisore è determinata in base all’indice di efficienza energetica (IEE), definito con una formula che permette di ottenere un valore rapportato alla dimensione dello schermo del TV. Al di la dei calcoli, abbastanza complessi, la classe energetica offre un’indicazione visiva immediata che ci permette di sapere subito se un TV consuma “tanto o poco” in senso generale, è un’indicazione che in qualche modo ci consente di capire se un modello consuma più di un altro a parità di dimensioni. Un TV in classe A++ consuma sicuramente meno di un TV in classe B di pari dimensioni, ma d’altra parte un TV più piccolo in classe B potrebbe anche consumare meno di un TV più grande in classe A++.

In ogni caso l’etichetta rimane un valido strumento per avere un’idea, più o meno precisa, dell’ordine di grandezza dei consumi; ci dice quello che ci si può aspettare e ci permette di capire se il TV consumerà qualche decina di euro di energia elettrica in un anno o magari molto di più.
Più in basso nell’etichetta troviamo la potenza elettrica in watt impegnata dal TV quando è acceso, misurata secondo un ciclo di test opportuno. Si tratta di potenza, non di energia: per sapere quanto si consuma occorrerebbe considerare anche il periodo di tempo in cui il TV rimane acceso.
Più significativo per arrivare a capire quanto ci costa effettivamente guardare il TV è il valore del consumo di energia espresso in KWh/anno. Questo valore specifica il consumo totale in un anno con l’apparecchio che rimane acceso in modalità standard per 4 ore al giorno per 365 giorni. Se questa condizione si avvicina all’utilizzo reale del TV per conoscere la spesa in bolletta basterà moltiplicare per il costo medio del KWh.
Facciamo i conti….
A questo punto non resta che fare i conti. Nella tabella che segue trovate il costo annuo di alcuni modelli di TV top di gamma. Nei nostri conti abbiamo considerato un costo medio del KWh di 0,20 euro e lo abbiamo moltiplicato per il consumo annuo in KWh specificato nell’etichetta energetica.
In più c’è da considerare il consumo del TV in stand-by. In genere in questo stato un TV non assorbe più di 3-4 watt ogni ora, questo porta ad un costo massimo di circa 6 euro all’anno (abbiamo considerato 20 ore di stand-by al giorno per 365 giorni).
modello | classe energetica | dimensione schermo | consumo KWh/anno | costo annuo | Costo totale compreso stand-by |
---|---|---|---|---|---|
LG OLED77C8 | A | 77 | 284 | € 56,8 | € 62,8 |
LG OLED65C8 | A | 65 | 208 | € 41,6 | € 47,6 |
LG OLED55C8 | A | 55 | 157 | € 31,4 | € 37,4 |
LG 65SK9500 | A | 65 | 201 | € 40,2 | € 46,2 |
LG 55SK9500 | A | 55 | 157 | € 31,4 | € 37,4 |
Sony KD-65AF8 | B | 65 | 258 | € 51,6 | € 57,6 |
Sony KD-55AF8 | B | 55 | 207 | € 41,4 | € 47,4 |
Sony KD-65XF90 | A | 65 | 225 | € 45,0 | € 51,0 |
Sony KD-55XF90 | B | 55 | 201 | € 40,2 | € 46,2 |
Sony KD-49XF90 | B | 49 | 158 | € 31,6 | € 37,6 |
Samsung QE75Q9 | B | 75 | 395 | € 79,0 | € 85,0 |
Samsung QE65Q9 | B | 65 | 298 | € 59,6 | € 65,6 |
Samsung QE55Q9 | B | 55 | 215 | € 43,0 | € 49,0 |
Panasonic 55FZ950 | B | 55 | 165 | € 33,0 | € 39,0 |
Panasonic 65FZ950 | A | 65 | 219 | € 43,8 | € 49,8 |
Panasonic 65FX780 | A+ | 65 | 162 | € 32,4 | € 38,4 |
Panasonic 55FX780 | A+ | 55 | 124 | € 24,8 | € 30,8 |
Philips 55POS9002 | B | 55 | 219 | 43,8 | 49,8 |
Philips 65PUS6703 | A+ | 65 | 152 | 30,4 | 36,4 |
TCL U55C7006X1 | A+ | 55 | 126 | 25,2 | 31,2 |
TCL U65C7006X1 | A+ | 65 | 173 | 34,6 | 40,6 |
Hisense H55U7A | A | 55 | 164 | 32,8 | 38,8 |
Hisense H65U7A | A+ | 65 | 170 | 34 | 40 |